EROS ROSELLI INTERPRETA MUSICHE DI MANUEL PONCE - IL PROGETTO IMD MUSIC & WEB PROSEGUE IL PERCORSO NELL'UNIVERSO CHITARRISTICO



comunicato stampa



Il diciannovesimo album entrato nel catalogo di diffusione del progetto multimediale IMD MUSIC & WEB(sesto dedicato alla chitarra) è una nuova produzione dedicata ad opere di Manuel Maria Ponce (Fresnillo, 8 dicembre 1882 – Città del Messico, 24 aprile 1948) nell'interpretazione del chitarrista EROS ROSELLI che, con questa produzione intitolata Sonate per chitarra e trascrizioni, ci propone un singolare itinerario musicale nell'universo creativo di un Autore considerato da molti il più “segoviano” di tutti, in primo luogo per il rapporto di amicizia instauratosi fra i due, poi per l'affinità estetica e la proficua sinergia che sono alla base di quello che fu un fortunato sodalizio artistico ed umano.

 

In questo album EROS ROSELLI ha incluso tre Sonate originali per chitarra: la Sonata III scritta nel 1927, la Sonata clàsica del 1928 e la Sonata romantica composta nel 1929. Lo stesso Roselli spiega che:Delle tre Sonate incluse in questo album, in aggiunta alle edizioni curate da Segovia alla fine degli anni '20 per i tipi della Schott, sono stati resi disponibili (edizione Schott del 2006 a cura di Tilman Hoppstock) i manoscritti originali solo per quanto riguarda i primi tre movimenti della Sonata romantica ed il primo movimento della Sonata clàsica. Mentre quest'ultimo risulta assai poco interessante, la parte della Sonata romantica non revisionata da Segovia è parsa di assoluto rilievo ed attraente anche perché diversa in parte non marginale dall'edizione segoviana. Per questi motivi si è deciso di sceglierla in quest'incisione. La Sonata III e la Sonata clàsica sono, ovviamente, proposte nell'unica versione disponibile: l'edizione Schott revisionata da Segovia”.

 

Ma una delle principali linee ispiratrici di questo album è anche, come prosegue a spiegare Roselli, che: “Questa produzione nasce per capire se - e se sì quanto - ha influito su Ponce l'ipotizzato “effetto Segovia”. Per dimostrare l'assenza o la presenza di tale effetto – all'ascoltatore spetta la valutazione definitiva – si è voluto quindi mettere a confronto alcune emblematiche composizioni per chitarra con alcuni brani originali per pianoforte che, evidentemente, non possono aver subito alcun condizionamento da parte dell'interprete spagnolo. La scelta è caduta su due opere composte, per così dire, in tempi non sospetti, vale a dire prima dell'incontro con Segovia: il Notturno, scritto da Ponce nel 1906, e la Romanza de amor, del 1915. In quest'ottica, per ritornare alle Sonate originali per chitarra, ecco perché ci è parso obbligato utilizzare, laddove possibile, la versione delle Sonate più indenne dall'intervento di Segovia, caso circoscritto, come detto, ai primi tre movimenti della Sonata romantica.



Manuel Maria Ponce

 

Sonate per chitarra e trascrizioni


Eros Roselli, chitarra



Sonata III per chitarra

  1. Allegro moderato 7.34

  2. Chanson (Andante) 3.24

  3. Allegro non troppo 5.44


Romanza de amor per pianoforte (trasc. per chitarra: Eros Roselli)

  1. Non troppo lento 3.58


Sonata clàsica per chitarra

  1. Allegro 7.07

  2. Andante 3.41

  3. Menuet e Trio 3.31

  4. Allegro 3.51


Notturno per pianoforte (trasc. per chitarra: Eros Roselli)

  1. Andantino espressivo 5.07


Sonata romantica per chitarra

  1. Allegro non troppo, semplice 8.01

  2. Andante 5.02

  3. Moment musical (Vivo) 3.17

  4. Allegro non troppo e serioso 7.00


Estrellita (trasc. per chitarra: Eros Roselli)

  1. Andante 2.26



Durata totale: 70.19


Disponibile su www.imdshop.jimdo.com



Eros Roselli è nato a Senigallia. Ha portato a termine gli studi di chitarra sotto la guida del M° Ruggero Chiesa e si è diplomato come privatista con il massimo dei voti al Conservatorio di Brescia. Ha quindi seguito i Corsi internazionali di perfezionamento tenuti da Angelo Gilardino, Eliot Fisk, Manuel Barrueco e David Russell.

Ha partecipato a numerosi concorsi, ottenendo premi e riconoscimenti ufficiali al Concorso Nazionale "Il Concertista" di Taranto, al Concorso Nazionale di Savona, al Concorso Internazionale "F.Sor" di Roma, al Festival Internazionale di musica delm XX secolo di Lagonegro, al Premio Internacional "Sua Altezza Real la Infanta Doña Cristina” di Madrid e al Concurso Internacional "Maria Canals" di Barcellona.

Dal 1985 svolge attività concertistica come solista e in formazioni da camera, affrontando un repertorio che va dal Rinascimento ai giorni nostri. Ha suonato per importanti istituzioni e rassegne concertistiche in Italia e all'estero (il Festival "Asolo Musica", l'Accademia Gnessin di Mosca, il Conservatorio di Innsbruck, I Concerti del Quirinale, la Derby Classical Guitar Society, la Sala Maffeiana di Verona, l'Università di Verona, l’Accademia Filarmonica di Bologna, "Amici della Musica" di Ferrara...). Sue esecuzioni sono state trasmesse dalla RAI, dalla BBC, dalla Radio Nacional Española, da Classic New York (WSHU) e da Australia’s National Classical Music Network.

Nel 1995 fonda il gruppo Arilicansemble, espressamente impegnato nella riscoperta e nella valorizzazione del repertorio cameristico con chitarra con particolare riguardo alla musica italiana del primo '800. A questo scopo collabora con musicisti di assoluto rilievo, prime parti di importanti Orchestre, impegnati a livello internazionale in attività cameristica con diverse formazioni e autori di incisioni discografiche per case quali Tactus, Rivoalto, Opus 111, Agorà... Dal 1991 è direttore artistico del Festival Peschiera Musica.

Insieme all'Ensemble Urs Mächler, ha realizzato nel 1994, per l'etichetta discografica Nuova Era, un compact disc ("Mauro Giuliani: chamber works with guitar") contenente l'integrale dei quintetti per chitarra e archi di Mauro Giuliani. Con il Serenissima Ensemble ha inciso un CD con opere di Vivaldi per chitarra e archi pubblicato dall’italiana Classic Art. Con la stessa etichetta è uscito un compact disc dedicato alle composizioni per chitarra sola di Niccolò Paganini. Per l’etichetta inglese ASV Quicksilva ha registrato le Serenate per flauto clarinetto e chitarra di Anton Diabelli. Per un’altra etichetta britannica (la SOMM Recordings) è uscito un CD dedicato agli studi per chitarra di Fernando Sor; nel 2002 è uscito, per Maxima Harmonia, un disco intitolato Johann Sebastian Bach: Variazioni per chitarra. Nel 2006 Brilliant Classics ha pubblicato un doppio CD con i quintetti per chitarra e archi di Luigi Boccherini eseguiti da Eros Roselli e la Magnifica Comunità.

Sue revisioni e trascrizioni per chitarra sono pubblicate dalla Casa editrice Sinfonica. Nel 2005 ha iniziato un'attività compositiva che l'ha portato a scrivere musica per diverse formazioni con chitarra e per altri organici cameristici, pubblicata dalle Edizioni Sconfinarte.

Nell''84 si è laureato in sociologia all'Università di Trento con una tesi sulla musica contemporanea avente per oggetto il rapporto fra musica e comunicazione, nel confronto fra musicisti e teorici legati all’avanguardia e alcuni compositori “neoromantici”.

Vincitore del Concorso Nazionale a Cattedra nei Conservatori del 1994, è titolare della cattedra di chitarra al Conservatorio Statale di Musica “L. Campiani” di Mantova, dove, nel triennio 2010 - 2013, ha ricoperto anche il ruolo di Direttore.

UmbriaEnsemble – Il nuovo CD: “L’Arco e la Lira”


                       La perfezione dell’equilibrio riposa sulla tensione degli opposti. Così la bellezza del suono della lira e la potenza del tiro con l’arco, figlie entrambe di uno stato di tensione tra energie divergenti, senza la quale né l’arco né la lira sarebbero più.

                       Da un frammento di Eraclito (51b) trae lo spunto Corrado Vitale – compositore napoletano di origine e ligure d’adozione, molto attivo sulla scena musicale contemporanea –  per denominare e simbolicamente orientare il viaggio monografico attraverso la sua Musica che sarà a breve  consegnato in un CD interpretato da UmbriaEnsemble (Michele Rossetti, Pianoforte; Angelo Cicillini, Violino; Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello).

                      Complesso ed articolato il lavoro di UmbriaEnsemble in questi giorni negli studi di registrazione alle prese con un repertorio tanto vario nella diversità degli organici quanto impegnativo ed elaborato nella ricerca timbrica e ritmica che sostiene con profonda tensione ciascuna delle pagine scritte da Vitale.

                       Tensione espressiva e lucida ricerca timbrica in “Veglie” per Viola sola così come in “Melaina Khole” per Violino, Violoncello e Pianoforte, dilatatissimo esercizio di riscrittura della percezione spazio-temporale; un’opera che, anche nel titolo, si riannoda alla tradizione greca antica e, parallelamente, a quella celtica in un ideale affresco trans-culturale attraverso storie e civiltà. Ispirata agli “Holzwege” del grande filosofo tedesco Martin Heidegger è “Strade di Legno” per Viola e Violoncello, i cui sentieri (musicali) interrotti testimoniano sensibilmente l’impossibilità di disegnare sintassi univoche.

                      Un omaggio all’Umbria, alla sua cultura ed alla sua tradizione, è il Quartetto (Pianoforte, Violino, Viola, Violoncello) “Coll’occhi mei c’aio drento”, ispirato ad una Lauda di Jacopone da Todi. E per finire, o meglio, per dare l’avvio alla sessione discografica sotto i migliori auspici, il richiamo ad un’altra grande cultura, quella induista, con “Ganapati”, intensa partitura per Violoncello e Pianoforte ispirata a Ganesh, divinità dalla caratteristica testa di elefante invocato dai fedeli indù che stanno per intraprendere qualcosa di importante. Perché Ganesh è “colui che rimuove gli ostacoli”. Senz’altro il migliore abbrivio per un nuovo CD e per iniziare il Nuovo Anno!

 

www.umbriaensemble.it

Deutsche Grammophon pubblica il doppio CD "Habemus Papam" - La musica del Conclave

Inizia una storica collaborazione tra Vaticano e la prestigiosa etichetta tedesca che oggi fa parte del Gruppo Universal. Questa prima uscita è un "live" che restituisce appieno la dimensione artistica e mediatica di un evento fondamentale nella storia della Chiesa Cattolica e del mondo intero

HABEMUS PAPAM


La musica del Conclave

Messa per l’elezione del Romano Pontefice

Ingresso in Conclave

Messa con i Cardinali elettori

Annuncio “Habemus Papam” e saluto del Pontefice

Messa per l’inizio del Ministero Petrino

Cappella Musicale Pontificia “Sistina”

Mons. Massimo Palombella

direttore

Contiene un documento eccezionale

mai pubblicato prima d’ora:

l’annuncio della nomina

e il primo discorso di Papa Francesco


Deutsche Grammophon

REGISTRAZIONI DAL VIVO



L’11 novembre 2014 Deutsche Grammophon ha pubblicato “HABEMUS PAPAM”, un doppio CD con la straordinaria registrazione dal vivo che raccoglie le musiche eseguite dal Coro della Cappella Musicale Pontificia "Sistina" diretto da Mons. Massimo Palombella durante il Conclave per l’elezione di Papa Franceso Bergoglio: la Messa per l’Elezione del Romano Pontefice (Basilica di San Pietro, 12 marzo 2013), l’ingresso in Conclave (Cappella Sistina, 12 marzo 2013), la Messa con I Cardinali elettori (Cappella Sistina, 14 marzo 2013) e la Messa per l’inizio del Ministero Petrino (Piazza San Pietro, 19 marzo 2013).ù


Sono tutti documenti mai pubblicati in passato, e quindi straordinari non solo dal punto di vista musicale, ma ancora più da quello documentale e storico. L’album è arricchito da un ulteriore

valore aggiunto: l’annuncio della nomina e il primo discorso pronunciato da Papa Francesco subito dopo la nomina il 19 marzo 2013. Undici minuti che hanno incantato il mondo intero.

Tra i brani presenti nel doppio album è interessante notare il recupero di due “perle” della tradizione: l’offertorio Sicut in holocaustis di Palestrina, probabilmente scritto per la Messa per l’elezione del Romano Pontefice, e il mottetto Tu es pastor ovium, sempre di Palestrina, composto per l’incoronazione di Papa Sisto V (1 maggio 1585). Sono presenti anche brani di canto gregoriano, e di compositori come Bach, Molfino, Guerrero, Palombella e Perosi.

Interprete d’eccezione è il Coro della Cappella Musicale Pontificia "Sistina" guidato da Mons. Massimo Palombella suo direttore musicale nonché compositore.


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TRACKLIST


CD1

1. Dominus fortitudo plebis suæ [antifona e

versetti] (Canto Gregoriano)

2. Laus tibi Christe - Sicut dilexit me Pater

(Massimo Palombella)

3. Credo III (Canto Gregoriano, Massimo

Palombella)

4. Sicut in holocaustis (Giovanni Pierluigi da

Palestrina)

5. Dossologia (Canto Gregoriano, Massimo

Palombella)

6. Pater noster (Canto Gregoriano)

7. Ego vos elegi de mundo [antifona e versetti]

(Canto Gregoriano, Massimo Palombella)

8. Ite, missa est (Canto Gregoriano)

9. Ave, Regina cælorum (Canto Gregoriano)

10. Litaniæ Sanctorum (Canto Gregoriano)

11. Veni, creator Spiritus (Canto Gregoriano,

Domenico Bartolucci)


CD 2

1. Habemus Papam - ANNUNCIO DELLA NOMINA

E PRIMO DISCORSO DI PAPA FRANCESCO

2. Tu es Petrus (Lorenzo Perosi)

3. Statuit ei Dominus testamentum pacis [antifona

e versetti] (Canto Gregoriano)

4. Kyrie - ex Missa de Angelis (Canto Gregoriano)

5. Laus tibi Christe - Tu es Petrus (Massimo Palombella)

6. Exaltabo te (Giovanni Pierluigi da Palestrina)

7. Sanctus - ex Missa de Angelis (Canto

Gregoriano)

8. Agnus Dei - ex Missa de Angelis (Canto Gregoriano)

9. Caro mea (Francisco Guerrero)

10. O sacrum convivium (Luigi Molfino)

11. Ave, verum Corpus (Canto Gregoriano)

12. Squilli di trombe (Massimo Palombella) - ottoni

13. Tu es Petrus (Giovanni Pierluigi da Palestrina)

14. Laudes Regiæ (Canto Gregoriano)

15. Gloria - ex Missa de Angelis (Canto Gregoriano, Massimo Palombella)

16. Laus tibi Christe - Beati qui habitant – (Massimo Palombella)

17. Tu es pastor ovium (Giovanni Pierluigi da Palestrina)

18. Dossologia (Canto Gregoriano, Massimo Palombella)

19. Ioseph, fili David [antifona e versetti] (Canto Gregoriano, Massimo Palombella)

20. Fuga in sol minore BWV 578 (J. S. Bach)


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Affrontare musicalmente un Conclave è davvero una bella sfida, che proviene intrinsecamente dall’evento stesso, così carico di storia e insieme così attuale. Una sfida che s’intensifica all’interno della Liturgia consegnataci dal Concilio Vaticano II che sanamente ci conduce a evitare di farne musicalmente un revival di cose “vecchie”, a garantire l’imprescindibile attenzione all’assemblea, a dialogare intelligentemente con la cultura attuale e a includere sapientemente segmenti di tradizione, che dicono la nostra storia e radicano la nostra identità. Ho ritenuto doverosa la pubblicazione di questo CD musicale come documento dello studio e della ricerca compiuti dalla Cappella Musicale Pontificia “Sistina” al servizio del Ministero Petrino.


Essa porta con sé l’impatto e il limite di una registrazione dal vivo all’interno di una celebrazione, quindi con i rumori di fondo e con la difficoltà del cantare all’aperto in Piazza San Pietro…Il CD intende, in sostanza, comunicare la “realtà” di ciò che è stato il segno musica nelle celebrazioni del Conclave: la Messa per l’Elezione del Romano Pontefice (Basilica di San Pietro, 12 marzo 2013), l’ingresso in Conclave (Cappella Sistina, 12 marzo 2013), la Messa con i Cardinali elettori (Cappella Sistina, 14 marzo 2013) e la Messa per l’inizio del Ministero Petrino (Piazza San Pietro, 19 marzo 2013).


Del lavoro musicale compiuto mi sembra interessante notare il recupero di due “perle” della tradizione: l’offertorio Sicut in holocaustis di Palestrina, probabilmente scritto per la Messa per l’elezione del Romano Pontefice, e il mottetto Tu es pastor ovium, sempre di Palestrina, composto per l’incoronazione di Papa Sisto V (1 maggio 1585) ed eseguito ora all’offertorio della Messa per l’inizio del Ministero Petrino. È importante osservare che il “coro guida” dell’assemblea nelle due Messe, per l’elezione del Romano Pontefice e per l’inizio del Ministero Petrino, è stato costituito dagli studenti del Pontificio Istituto di Musica Sacra, diretti dai maestri Franz Karl Prassl e Walter Marzilli, segno di una precisa e necessaria volontà di feconda collaborazione tra le due Istituzioni (Cappella Musicale Pontificia “Sistina” e Pontificio Istituto di Musica Sacra) che si occupano di musica all’interno della Santa Sede. Infatti, la Cappella Musicale Pontificia senza il Pontificio Istituto di Musica Sacra rischierebbe – ignorando l’avanzamento degli studi circa il gregoriano e la polifonia – di divenire un inutile, destoricizzato e grottesco “oggetto da museo”, che semplicemente canta e interpreta “come si faceva una volta”, e dall’altra parte il Pontificio Istituto di Musica Sacra senza la Cappella Musicale Pontificia “Sistina” è privato di un necessario punto di arrivo” degli studi e delle ricerche, e cioè la professionalità della musica nel suo contesto vitale, la Liturgia.


La Riforma Liturgica del Concilio Vaticano II è prima di tutto una sfida culturale, che ci chiede di vivere “oggi” con la profonda – e non ideologica – conoscenza delle nostre radici, per essere capaci di guardare con forza e libertà al futuro: tutto solo e soltanto a servizio dell’Evangelizzazione. Accettare questa sfida è “vivere” – e non “sopravvivere” – nella Chiesa, consapevoli di amministrare e custodire realtà che ci sono date e che non sono “proprietà privata” di nessuno.


Mons. Massimo Palombella

Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”


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L’ascolto di questo CD permette di rivivere le intense emozioni legate alle celebrazioni del Conclave 2013 e, pur portando in sé l’impatto e il limite di una registrazione dal vivo, con i rumori in lontananza e con la difficoltà di cantare anche all’aperto in Piazza San Pietro, ci consegna il percorso ecclesiale partendo dalla Messa per l’Elezione del Romano Pontefice (Basilica di San Pietro, 12 marzo 2013), per proseguire con l’ingresso in Conclave (Cappella Sistina, 12 marzo 2013), la Messa con i Cardinali elettori (Cappella Sistina, 14 marzo 2013) e infine la Messa per l’inizio del Ministero Petrino (Piazza San Pietro, 19 marzo 2013).


La Cappella Pontificia “Sistina” ha, nella sua intima vocazione, il compito di vivificare il rito ecclesiastico con la più attinente realizzazione delle creazioni dei grandi compositori della Chiesa. Il compito si amplia dinanzi ad eventi imprevedibili e di portata mondiale quali ilConclave. Affrontare musicalmente un Conclave è un cimento impegnativo, intrinseco all’evento stesso, così carico di storia e insieme così attuale. Nasce infatti dalla Liturgia consegnata dal Concilio Vaticano II, che sanamente si pronuncia a garanzia dell’imprescindibile attenzione verso l’assemblea, in un dialogo illuminante con la cultura contemporanea e con una sapiente inclusione di segmenti della tradizione, partecipi della storia, nel rispetto delle radici della propria identità.


Lo Spirito, che ha presieduto all’operato delle personalità raccolte in Conclave, è sicuramente il medesimo che ha lambito la mente e l’arte dei più alti compositori che la Chiesa Romana abbia avuto: in primis Giovanni Pierluigi da Palestrina, autore delle perle musicali proposte in questa occasione, dove rifulgono l’offertorio Sicut in holocaustis – probabilmente scritto per la Messa per l’elezione del Romano Pontefice - e il mottetto Tu es pastor ovium -composto per l’incoronazione di Papa Sisto V (1 maggio 1585) ed eseguito all’offertorio della Messa per l’inizio del Ministero Petrino. L’attenzione all’universalità del mondo cattolico è colta con l‘esecuzione del mottetto Caro mea del grande compositore del Rinascimento spagnolo, Francisco Guerrero. E’ in evidenza anche il legame con la cultura del ‘900 con Tu es Petrus di Lorenzo Perosi, O Sacrum Convivium di Luigi Molfino, e infine con le antifone realizzate dai maestri Domenico Bartolucci e Massimo Palombella, che si legano con ottima pertinenza stilistica al mondo gregoriano. Coinvolgenti, e imbevuti di storia, gli interventi monodici, propri dei fedeli: benché tipici di luoghi di culto più ristretti, e sempre ricchi di forte spiritualità, la loro realizzazione non soffre delle ampie risonanze derivanti da una situazione a dimensioni oceaniche di credenti, anzi valorizza, guidandola, la preghiera di tutti.


E’ importante osservare che il “coro guida” dell’assemblea nelle due Messe, per l’elezione del Romano Pontefice e per l’inizio del Ministero Petrino, è stato costituito dagli studenti del Pontificio Istituto di Musica Sacra, diretti dai maestri Franz Karl Prassl e Walter Marzilli. In effetti l Cappella Musicale Pontificia “Sistina” e il Pontificio Istituto di Musica Sacra – le due istituzioni dell Santa Sede che si occupano di musica - hanno in questi ultimi anni iniziato un percorso di simbiotica collaborazione volto all’intelligente ricollocazione nella rinnovata Liturgia delle fonti musicali della Chiesa. Da una parte, la Cappella “Sistina”, grazie al continuo e convinto apporto culturale del suo attuale Maestro di Cappella, Mons. Massimo Palombella, si è definitivamente immersa nel percorso rinascimentale secondo i canoni dettati dai massimi teorici dell’epoca, uscendo dall’immagine destoricizzata di “oggetto da museo”. Dall’altra, il Pontificio Istituto di Musica Sacra, nella collaborazione con la Cappella Sistina, si è concretamente arricchito di un necessario “punto di arrivo” degli studi e delle ricerche, e cioè la professionalità della musica nel suo ambito vitale, la Liturgia.


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Il genio creativo si è trasmesso nel tempo, lasciando innumerevoli testimonianze della propria verità in un intimo desiderio di contatto con l’infinito, che ha permeato il mondo di immens capolavori. Melismi carichi di raggi che riverberano il mistero hanno tramandato nel tempo iI canto sacro, illuminando la parola di luce rivelatrice, mentre cattedrali polifoniche sono state composte nei secoli per glorificare il Signore e interpretare il suo Vangelo: un continuo flusso di ispirazioni musicali, nell’esplicare, onorare, osannare la parola divina. In epoca moderna, le tante tradizioni esecutive essendosi perse nei labirinti della cultura umana, si sono dovuti ritrovare I cardini dell’esegesi classica, ripercorrendo, motu contrario, i passi della storia, mondandoli dei pesanti accumuli di secoli di evoluzione stilistica, ma senza dimenticare i principi generatori della  loro essenza, sì da mantenere il legame con l’estetica contemporanea.


Le esecuzioni qui registrate esaltano lo studio e la ricerca compiuti dalla Cappella Musicale Pontificia “Sistina” al servizio del Ministero Petrino, rendendo vivo il contesto ecclesiale, nella convinta partecipazione al valore drammaturgico della parola, espressa col canto gregoriano e polifonico. Rendere gli altri partecipi di quanto ha fatto proprio è la massima aspirazione a cui tende ogni artista: intimamente convinto della propria missione, troverà sempre in sé stesso la potenza comunicativa che abbraccia l’assemblea, aprendo alla sua comprensione le mille sfaccettature dei diamanti dell’arte. Ancora una volta il processo iniziatico ha fatto il suo corso, e i tanti che hanno potuto partecipare all’evento ne sono usciti trasfigurati e gratificati. L’opera d’arte ha trasceso il tempo, fermandone l’interiore comprensione nell’eternità di un attimo lucente.


Roberto Gabbiani - Direttore del Coro del Teatro dell’Opera di Roma